Questo libretto raccoglie alcuni pensieri di don Tonino Bello sul-la bellezza della vita: il bello di sognare, amare, costruire la pace, gioire insieme e anche soffrire insieme. L'intensità e la poesia delle parole di don Tonino possono rendere ancor più luminosi i giorni sereni ed essere di conforto in quelli più bui.
La vicenda umana e spirituale di don Tonino Bello ripropone in chiave profetica la promozione di un laicato maturo nella Chiesa. Affidando all’Azione cattolica l’impegno della testimonianza laicale,
la invita ancora oggi a percorrere la via della santità «fino in cima», senza esitazioni o compromessi.
La nuova edizione del volume, arricchita da una prefazione di Marcello Semeraro, custodisce un tesoro prezioso di discorsi e documenti che don Tonino ha rivolto a giovani e adulti di Ac, divenendo strumento per la vita spirituale di chi ha responsabilità educative e patrimonio vivo per le generazioni future.
È noto che, in occasione del 150mo anniversario della dichiarazione di san Giuseppe quale patrono della Chiesa universale, il Papa ha indetto uno speciale «Anno di San Giuseppe», durante il quale - come si legge nel Decreto della Penitenzieria Apostolica, col quale si concede il dono di speciali Indulgenze - «ogni fedele sul suo esempio possa rafforzare quotidianamente la propria vita di fede nel pieno compimento della volontà di Dio». Per guidare e accompagnare la nostra riflessione, Francesco ha pubblicato una lettera apostolica nella quale di san Giuseppe ha inteso illustrare un particolare aspetto: quello della paternità. La lettera ha, per questo, come titolo: Patris corde che, secondo una consolidata prassi, è l'espressione con la quale si apre il documento: «Con cuore di padre: così Giuseppe ha amato Gesù, chiamato in tutti e quattro i Vangeli "il figlio di Giuseppe"». Opportuna, dunque, l'iniziativa di ripubblicare un ampio testo del Servo di Dio Antonio Bello nel quale la figura di san Giuseppe è un po' il filo conduttore. Si tratta dell'intervento che egli fece ad Assisi in occasione del 42° Convegno Giovanile che si svolse dal 27 al 31 dicembre 1987 presso la Cittadella di Assisi sul tema: "Catturati dall'effimero?" Questo spiega il sottotitolo della conferenza ora di nuovo pubblicata: "Nella società dell'usa e getta", che fa da sfondo all'esposizione e, in qualche maniera, ne guida la stesura. (Dalla prefazione del Card. Marcello Semeraro) "La carezza di Dio" di don Tonino Bello in una nuova edizione, co-edita con Luce e vita, pubblicata in occasione dell'"Anno di San Giuseppe" indetto da Papa Francesco, con prefazione del Card. Marcello Semeraro e introduzione di Mons. Domenico Cornacchia.
«Lazzaro, vieni fuori! Vieni fuori dalla tua ombra, vieni fuori dal cavo della tua tristezza, vieni fuori dalle caverne della morte, vieni fuori a vivere, quale che sia la modulazione della vita, non importa che sia questa o un'altra. Venite fuori anche voi. Formiamo una turba non di oppressi, non di affaticati, non di afflitti, ma formiamo la turba dei risorti».
Sommario
Presentazione (V. Angiuli). I. La turba dei risorti. II. Pace, giustizia e salvaguardia del creato. 1. La pace costa. 2. Il muro di Berlino e i muri delle Berlino. 3. La storia di Vito e del commesso viaggiatore. 4. La giustizia. 5. La salvaguardia del creato. III. Cieli nuovi e terre nuove: l’audacia di un’utopia che cambia la storia.
Note sull'autore
Tonino (Antonio) Bello (1935–1993) è stato vescovo della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi (Bari) e presidente nazionale di Pax Christi. Predicatore instancabile, colpì l'opinione pubblica con la sua marcia per la pace verso Sarajevo nel 1992, in pieno conflitto e in uno stato di salute reso ormai precario dalla malattia. Amava definirsi «vescovo con il grembiule», alludendo al gesto di Gesù che la sera del Giovedì santo lava i piedi ai suoi discepoli.
Vito Angiuli, vescovo di Ugento – Santa Maria di Leuca (LE), è presidente della Commissione episcopale per il laicato. Con EDB ha pubblicato Qualcosa di nuovo germoglia. Don Tonino Bello e il cambiamento d’epoca. Con testi inediti. Prefazione del card. Gualtiero Bassetti (2020).
Un raccolta di pensieri e aforismi tratta dagli scritti di don Tonino Bello dai quali emerge - quasi come un assaggio - il suo universo interiore, il suo amore per il Cristo e per i poveri, gli abbandonati, i sofferenti. Ciascuna voce, che il curatore Saverio Gaeta ha ordinato alfabeticamente, vibra per l'originalità dei contenuti che fanno del vescovo di Molfetta uno dei maggiori interpreti dell'uomo contemporaneo. Un libro adatto per iniziare a conoscere la spiritualità di un grande del nostro tempo, destinato quindi non solo ai fedelissimi di don Tonino, ma anche il pubblico laico che ancora non lo conosce.
Carl Simonton – oncologo, radiologo e pioniere dell’attuale psiconcologia – già negli anni settanta, con il suo team, aveva scoperto la connessione tra fattori psicoemotivi e salute. Da allora egli ha messo a punto e proposto il suo metodo a migliaia di pazienti e ai loro familiari fino alla sua morte, nel 2009. Oggi il metodo Simonton viene utilizzato in alcuni dei più prestigiosi istituti di cura oncologici internazionali ed europei e si sta diffondendo ovunque, vista la sua efficacia nel diminuire lo stress e, quindi, nel rafforzare il sistema immunitario.
Cornelia Kaspar, stretta collaboratrice di Simonton, presenta qui questa pratica straordinaria e ne integra nuovi e recenti sviluppi.
I racconti di chi è passato attraverso l’esperienza della malattia e il metodo illustrato con ricchezza di consigli pratici, esercizi e visualizzazioni, aiutano chi è affetto da patologie gravi a mobilitare le capacità innate di guarigione del nostro corpo e a nutrire la speranza. Essi mostrano a familiari e amici dei malati come affrontare le loro stesse paure e dare il giusto sostegno ai loro cari; insegnano a tutti noi a percorrere la strada della salute prima che la malattia si presenti.
"La politica è anzitutto arte. Il che significa che chi la pratica deve essere un artista. Un uomo di genio. Una persona di fantasia. Disposta sempre meno alle costrizioni della logica di partito e sempre più all'invenzione creativa che gli viene chiesta dalla irripetibilità della persona. La politica è, poi, arte nobile. Nobile perché legata al mistico rigore di alte idealità. Nobile, perché emergente di incoercibili esigenze di progresso, di pace, di libertà. Nobile, perché ha come fine il riconoscimento della dignità della persona umana, nella sua dimensione individuale e comunitaria."
La raccolta antologica, ricca di inediti, propone gli scritti di don Tonino Bello antecedenti l'episcopato, e ogni altro testo partorito nella terra d'origine, il Salento de finibus terrae: finestra aperta a vasti orizzonti umani, storici, geografici e di senso religioso. Si completa, così, l'Opera omnia del Servo di Dio, finora mancante degli scritti composti fra il 1954 e il 1982. Pagine che illuminano le radici spirituali dell'alessanese avviato alla santità, richiamano i principali contenuti della sua vita di fede, l'indole e lo spessore umano; contengono le persuasioni del seminarista in formazione e le sue prime esortazioni educative; illustrano la proposta valoriale che infiamma la gioventù tricasina; enucleano i temi generatori che sostengono l'impegno del sacerdote ugentino e delineano il profilo culturale e pastorale che caratterizzerà il "vescovo conciliare".
“C’è, nella storia, una continuità secondo ragione, che è il futurum. È la continuità di ciò che si incastra armonicamente, secondo la logica del prima e del dopo. Secondo le categorie di causa ed effetto. Secondo gli schemi dei bilanci, in cui, alle voci in uscita, si cercano i riscontri corrispondenti nelle voci in entrata: finché tutto non quadra.
E c’è una continuità secondo lo Spirito, che è l’adventus.
È il totalmente nuovo, il futuro che viene come mutamento imprevedibile, il sopraggiungere gaudioso e repentino di ciò che non si aveva neppure il coraggio di attendere.
In un canto che viene eseguito nelle nostre chiese e che è tratto dai salmi si dice: “Grandi cose ha fatto il Signore per noi: ha fatto germogliare i fiori tra le rocce!”. Ecco, adventus è questo germogliare dei fiori carichi di rugiada tra le rocce del deserto battute dal sole meridiano.
Promuovere l’avvento, allora, è optare per l’inedito, accogliere la diversità come gemma di un fiore nuovo, come primizia di un tempo nuovo. Cantare, accennandolo appena, il ritornello di una canzone che non è stata ancora scritta, ma che si sa rimarrà per sempre in testa all’hit parade della storia”.
Ogni viandante ha bisogno di una guida che lo indirizzi sulla strada: don Tonino può esserlo oggi in maniera ancora molto attuale, per la sua capacità di accorgersi delle deviazioni inopportune, di evidenziarle come tali e di saper proporre un’alternativa più ricca di senso. Per questo motivo, specie per chi muove i primi passi del proprio cammino, potrebbe essere utile portare in bisaccia un po’ dell’esperienza di questo prete pugliese.
Don Tonino (così amava firmarsi e così tutti affettuosamente chiamavano mons. Tonino Bello) nacque ad Alessano (Lecce) nel 1935. Ordinato sacerdote nel 1957, fu educatore in seminario e parroco. Nel 1982 divenne vescovo di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi. Costruttore infaticabile di pace e di dialogo, dal 1985 presidente nazionale del movimento Pax Christi, fu pastore mite e difensore dei poveri, degli immigrati e degli ultimi che ospitò anche a casa sua. Colpito da un male incurabile, visse il suo calvario facendone un “luminoso poema”. Morì il 20 aprile 1993. Scrittore ispirato e profeta della speranza, si è imposto all’attenzione del pubblico per la profondità del suo messaggio e la freschezza del suo stile. La pubblicazione delle sue opere è stata possibile grazie all’accurato lavoro della Fondazione Don Tonino Bello in collaborazione con le Edizioni San Paolo.